I paesaggi mozzafiato delle Dolomiti e i paesi dell’Alto Adige hanno ospitato le riprese del film “La Befana vien di notte”
“La Befana viene di notte” è uno dei film più visti degli ultimi giorni del 2018 e il merito, oltre al talento di Paola Cortellesida attribuire anche alle suggestive location scelte per il film.
Al centro del film c’è la storia di Paola, Insegnante delle scuole elementari giovane e bella di giorno, che di notte si trasforma nella famosa Befana. Ma proprio intorno al 6 gennaio la bambina viene rapita dal signor Johnny, leggendario produttore di giocattoli: l’uomo vuole vendicarsi della Befana che, da piccolo, gli ha rovinato inconsapevolmente l’infanzia. Sei studenti accorrono in aiuto di Paola: in bicicletta, i piccoli stanno per vivere un’avventura che cambierà per sempre le loro vite.
Un’avventura che si svolge in un luogo pieno di magia, al di là del film. Un luogo avventuroso, di quelli che ti fanno innamorare. Che ti rapiscono con la loro bellezza, che ti conquistano fin dal primo sguardo. “La befana vien di notte” infatti, piace per la divertente sceneggiatura ma piace, ancora di più, per i paesaggi in cui si muovono i protagonisti.
Le location delle riprese, svoltesi tra gennaio e febbraio 2018, si trovano principalmente in Trentino Alto Adigeuna regione che con i suoi massicci montuosi, i corsi d’acqua, i boschi e le piccole case era perfetta come sfondo per una storia che ricorda molto un fiaba moderna.
Non è un caso che molte delle località selezionate si trovino ai piedi del Sciliar, un suggestivo massiccio montuoso che – secondo la leggenda – è abitato da spiriti e creature magiche. Soprattutto, il streghe dello Sciliar, che qui si riunivano per scatenare forti tempeste. Una credenza che ha sicuramente un fondo di verità, visto che – secondo fonti storiche – nel Medioevo qui vennero uccise diverse donne per stregoneria.
Anche diversi piccoli villaggi ai piedi delAlpe di Siusi ha ospitato le riprese, a partire dalla suggestiva Castelrotto e Caldaro. Per la casa della Befana la “Castello del Lago di Monticolo“, una dimora in stile medievale nel comune di Appiano, mentre per gli interni il pittore Luigi Picelli ha aperto le porte della sua Villa Weiss, nel centro storico di MeranoI veri protagonisti restano però i paesaggi bellissimi e incontaminati: gli alberi della foresta di Monticolo, le distese dell’altopiano dolomitico dell’Alpe di Siusi o lo strapiombo impervio della foresta di Vernurio di Rifiano, in Val Passiria. Luoghi che, dopo aver visto il film, varrebbero la pena di visitare.