Se in pieno inverno volete fare una pausa da neve, gelo e cieli plumbei fuggite al caldo tra spiagge tropicali, isole da sogno e affascinanti città all’altro capo del mondo.
Nel mese più freddo dell’anno potreste ritrovare l’estate alle Canarie, ai Caraibi, alle Maldive, in Oman o Sudafrica. Ecco le mete ideali per una vacanza di gennaio al caldo.
Godersi la dolce vita in bikini su una spiaggia bianca vi darà l’energia giusta per ricominciare un nuovo anno.
Tenerife è l’ideale per una vacanza al caldo a gennaio se si ha poco tempo e non si vuole andare troppo lontano.
È l’isola più grande dell’arcipelago delle Canarie, misura infatti 2034 km quadrati e ha ben due aeroporti. Tenerife è anche l’isola più urbanizzata, cosmopolita e visitata dell’intero arcipelago.
Amata dagli escursionisti che decidono di scalare la vetta più alta della Spagna e il terzo vulcano più grande del mondo, El Teide (3817m), situato nel Parque Nacional del Teide: 190 km² di scenari surreali dove fare trekking in un paesaggio lunare vulcanico.
Solo 200 escursionisti al giorno possono raggiungere la cima, che di solito si conquista in circa cinque ore, quindi prenotate online in anticipo.
Ma l’isola offre tanti altri paesaggi mozzafiato: lussureggianti foreste di pini delle Canarie, natura incontaminata dalle abbondanti specie vegetali, suggestivi villaggi, vertiginose vallate come El Barranco del Infierno (6,5 km) e meravigliose spiagge.
Oltre agli amanti del trekking perciò Tenerife attrae anche viaggiatori e gruppi di amici che vogliono abbronzarsi al sole in spiaggia o sorseggiare un drink a bordo piscina nei resort vicino la Playa de las Teresitas di Santa Cruz a nord e la Playa de Los Cristianos a sud.
Tenerife è inoltre un paradiso per gli amanti degli sport acquatici, dal diving allo snorkeling. Ma anche per gli amanti della buona tavola che vorranno scoprire la gastronomia locale, dallo street food ai ristoranti stellati, l’isola ne conta ben sei.
Spiagge di sabbia bianca lambite da un mare cristallino, il perfetto paesaggio da cartolina incorniciato da colori, suoni e profumi dell’Africa.
Al largo della Tanzania, si trova Zanzibar, un arcipelago formato principalmente da due isole maggiori Unguja e Pemba e da numerose altre piccole isole.
Quello che colpisce di più di Zanzibar sono le infinite e incontaminate spiagge di sabbia bianca e talmente sottile da sembrare borotalco.
La prima volta che metterete piede su una spiaggia dell’oceano Indiano ve la ricorderete per tutta la vita.
È l’isola perfetta per il dolce far niente: oziare all’ombra delle palme, farsi servire un cocco fresco appena raccolto e nuotare tra le bellezze della barriera corallina.
Al largo delle acque a nord-est di Zanzibar presso la piccola isola di Mnemba trovate il punto più incantevole per ammirare la barriera corallina, e così nuotare tra pesci colorati o a fianco delle socievoli tartarughe di mare.
Bisogna sapere inoltre che Zanzibar è caratterizzata dalle maree. Ogni sei ore, avviene un processo di ritiro delle acque dalla costa di molti metri che scopre così le meraviglie dei fondali marini.
Vi ritroverete a camminare un bel po’ prima di poter nuotare, ma le maree che formano piscine naturali qua e la, contribuiscono a rendere queste spiagge ancora più belle, più grandi e scenografiche.
Si possono poi fare escursioni nella foresta delle scimmie di Jozani, nelle piantagioni di spezie o a Prison Island, un’isola poco distante dalla costa occidentale, dove vivono le tartarughe giganti. Dal punto di vista climatico, Zanzibar offre temperature tropicali tutto l’anno.
Quindi il periodo migliore per andarci è il nostro inverno, nei mesi di gennaio e febbraio, quando le temperature raggiungono i 30°C e le piogge scarseggiano, oppure durante il loro inverno, da giugno ad ottobre se preferite un caldo meno aggressivo.
Il viaggio da fare almeno una volta nella vita. Ritrovarsi nel blu tra cielo e mare su un atollo delle Maldive, è il sogno di chi vuole davvero staccare la spina e dimenticarsi del mondo.
Disseminate in 90.000 chilometri quadrati, le 1192 isole delle Maldive sono lingue di terra nel mezzo dell’oceano Indiano, a circa 700 chilometri dallo Sri Lanka.
Sono crocevia di culture, da quella africana a quella del sud-est asiatico fino a quella indiana. Solo 200 di queste isole sono abitate, un centinaio è occupato da villaggi turistici, il resto sono paradisi incontaminati e da preservare.
La giornata trascorre a pelo d’acqua, su spiagge bianchissime e acque cristalline, all’ombra di palme sorseggiando lomi lomi, una bevanda rinfrescante a base di zenzero, succo di lime, miele e acqua. Si possono fare escursioni con un dhoni, la tipica imbarcazione locale, per andare alla scoperta di villaggi su palafitte, tartarughe, delfini e coralli. E così rientrare prima della sera per contemplare la magia del tramonto.
Il periodo migliore per andare alle Maldive è tra gennaio e aprile, quando il clima è più secco. Perché il monsone di sud-ovest soffia dalla fine di aprile a settembre, e si fa sentire maggiormente nelle isole settentrionali, mentre il monsone di nord-est soffia da ottobre a dicembre ma è più tranquillo.
Ad ogni modo le Maldive godono di un clima tropicale, caldo tutto l’anno. E con un volo diretto dall’Italia la tentazione è forte.
La penisola dello Yucatán è un’altra meta ideale per un gennaio al caldo. Lo Stato sud-orientale del Messico unisce natura, cultura e relax. È una terra antica dove immergersi nella cultura maya.
Mérida, la capitale, vi farà innamorare con i suoi palazzi colorati e gli edifici coloniali. Ammirate l’impressionante Paseo Montejo, visitate la cattedrale e il Museo Regional de Antropología.
Ma meritano una visita anche Valladolid e Izma, definiti pueblos mágicos (città magiche) dall’affascinante cultura, architettura e tradizioni.
Poi non bisogna perdere una visita ad alcuni siti archeologici dove scoprire il mondo maya, come quello di Chichén Itzá, una delle nuove sette meraviglie del mondo. È possibile visitare anche altri siti tra cui quelli di Uxmal, Mayapán, Ek Balam, Calakmul e Tulum.
Lo Yucatán incanta inoltre con le sue bellezze naturali, quindi andate alla ricerca dei suggestivi cenotes, grotte formate dall’erosione delle rocce calcaree, venerate dai Maya, dove l’acqua è di un blu profondo.
Se ne contano 6000 in tutta la penisola. Un’altra meraviglia della natura è la Laguna di Bacalar, un lago di 42 km² nell’entroterra del Quintana Roo, nel sud dello Yucatan, che l’antica popolazione dei Maya aveva ribattezzato la “laguna dai 7 colori”, riferendosi alle gradazioni dell’acqua dovute alle diverse profondità. Merita anche la riserva naturale di Celestun dove ammirare i fenicotteri rosa. Infine rilassatevi sulle spiagge bianche di Playa del Carmen.
402 km di spiagge bianche, acque cristalline, panorami da cartolina e un clima tropicale tutto l’anno. Santo Domingo è un sogno a cui non dover rinunciare. Scoperta durante il primo viaggio di Cristoforo Colombo, il 6 dicembre 1492, l’isola fu chiamata Hispaniola, la piccola Spagna.
Circondata dall’Oceano Atlantico a nord e dal Mare dei Caraibi a sud, la Repubblica Dominicana è la meta perfetta per chi cerca una vacanza di mare d’inverno. Bisogna sapere che conviene visitare la parte nord dell’isola durante la stagione secca, che va da giugno a settembre al nord, la parte sud invece da novembre ad aprile.
A gennaio le temperature medie si mantengono intorno ai 26° C, il clima ideale, meno caldo e meno piovoso, per una vacanza di mare in questo paradiso.
Tuttavia, l’isola non offre solo mare e relax, ma anche un’incredibile combinazione di arte, cultura, tradizioni, musica e cucina. Immergetevi quindi nella capitale Santo Domingo per esplorare la prima città fondata nelle Americhe, colorata e travolgente. Lascerete i Caraibi con la voglia di ritornarci.
Antille francesi
Saint-Martin, Saint-Barthélemy, Martinica e Guadalupa sono le quattro isole principali delle Antille francesi.
Ognuna offre qualcosa di diverso pur conservando tutte un’identità franco-caraibica. Si trovano tra il mar dei Caraibi e l’oceano Atlantico ma sono territori d’oltremare francesi.
Guadalupa è la più grande delle Antille francesi, la più turistica e sviluppata, ideale per chi cerca una vacanza rilassante con tutti i comfort.
Le meravigliose spiagge lambite da acque cristalline sono composte da sabbia che passa dal bianco al dorato, fino al nero delle spiagge vulcaniche. Particolarmente apprezzata è la spiaggia di Malendure, la cui sabbia scura crea un magico contrasto con l’azzurro dell’acqua. Il centro abitato più grande e affollato di Guadalupa è Pointe-à-Pitre.
Martinica invece è considerata la più bella tra le Antille francesi, ideale per gli amanti della natura e della tranquillità che cercano un’isola dai prezzi più accessibili. Spiagge dorate dal mare cristallino si alternano a foreste pluviali creando paesaggi spettacolari.
La capitale dell’isola, Fort-de-France, è una delle città abitate più grandi delle Antille. Il suo aeroporto è il principale punto di sbarco per chi arriva direttamente dalla Francia. Saint-Martin, invece, è un’isola molto piccola rispetto alle altre, divisa a metà tra l’Olanda e la Francia.
La capitale Marigot ospita il più grande mercato all’aperto dei Caraibi, dove trovare particolarissime varietà di frutta e verdura e immergersi nella cultura creola. Sia il litorale francese che quello olandese offrono spiagge meravigliose.
La baia di Auz Prunes è invece un luogo magico per gli amanti dello snorkeling. Saint-Martin è anche un’isola vivace, molto amata dai giovani, la costa orientale infatti è conosciuta come “la Saint-Tropez dei Caraibi”.
L’isola di Saint Barthélemy, meglio conosciuta come St Barth, infine, è un paradiso di raffinatezza, eleganza e lusso. È un’isola piccola (appena 2500 ettari), defilata e intima, perciò amata dal jet set in cerca di riservatezza. Le sue spiagge e anse segrete sono state immortalate da rinomati registi e fotografi.
La capitale, Gustavia, conserva le tracce della colonizzazione svedese. La vegetazione lussureggiante dell’isola poi invita a incredibili escursioni. Il periodo migliore per andarci è da dicembre ad aprile.
Isole Vergini americane
L’arcipelago delle Isole Vergini comprende le oltre 60 isole vulcaniche delle Isole Vergini Americane (o Statunitensi) che si trovano nel Mar dei Caraibi e fanno parte delle Piccole Antille.
Nel 1917 gli Stati Uniti acquistarono le isole Vergini dalla Danimarca facendole diventare una delle mete turistiche più ambite dei Caraibi, mente le Isole Vergini Britanniche furono tenute isolate per anni dal resto del mondo per volere dello stesso governo britannico.
Le isole allora furono ufficialmente denominate The Virgin Islands of the United States, ma devono il loro nome originario a Cristoforo Colombo, che le scoprì nel 1493 durante il suo secondo viaggio nel Nuovo Mondo, dedicandole a Sant’Orsola e alle sue undicimila vergini.
Nel corso dei secoli le isole hanno visto diverse colonizzazioni europee per via della produzione di canna da zucchero per la quale vennero importati molti schiavi dall’Africa.
A solo tre ore di volo da Miami, mezz’ora da Puerto Rico, quattro ore da New York, le Isole Vergini americane sono la meta ideale per un soggiorno tropicale nei mega resort.
Sono frequentate inoltre dai velisti che amano navigare lasciandosi trasportare dagli Alisei. Tra le numerose spiagge di sabbia, due sono state dichiarate da National Geographic tra le dieci più belle al mondo: Magens Bay a St.Thomas e Trunk Bay a St.John. Poi le meraviglie naturali del Coral Reef di St.John e dell’isola-atollo di Buck Island sono monumenti nazionali nel sistema del National Parks americano.
Esplorate St John e St Croix che hanno un maggiore fascino naturale e culturale, se non vi interessa la più commerciale St Thomas. Il periodo migliore per visitare queste isole va da dicembre ad aprile.
Una vivace capitale, montagne che ricordano la superficie di Marte, deserti modellati dal vento e spiagge quasi deserte.
L’Oman è il Paese ideale da scoprire in un viaggio on the road nel periodo che va da ottobre a fine aprile, quando le temperature si aggirano intorno ai 25°C – 30°C.
A gennaio la temperatura media si aggira intorno ai 24°C. Per la sua posizione all’estremità sud-orientale della Penisola Arabica, l’Oman nel corso dei secoli ha rivestito un ruolo strategico lungo la Via della Seta e la Via delle Spezie. Porta d’ingresso per le navi che attraversavano lo Stretto di Hormuz, l’Oceano Indiano e il Mar Arabico, il Paese ha una lunga storia nella navigazione, nel commercio e nella pesca delle perle.
Partite dalla capitale Muscat, antica città portuale caratterizzata da edifici dalla candida facciata che riflettono l’influenza dell’architettura tradizionale islamica. Per un tuffo nella storia visitate fortezze e castelli come Bahla, Nizwa, Nakhal e Rustaq oppure il Bahrain Fort, ideale per un’escursione in giornata.
Quindi partite alla volta delle montagne, tra cui i Monti Hajar occidentali, dove poter ammirare paesaggi spettacolari come lo Jebel Shams (la vetta più alta dell’Oman, con i suoi 3075 metri).
Poi inoltratevi nel deserto delle Sharqiya Sands che copre circa 12.500 kmq dell’Oman orientale: una distesa di dune di sabbia dal colore del rame che si estende a perdita d’occhio. La straordinaria ricchezza di bellezze naturali fa dell’Oman la meta ideale per chi vuole scoprire un mondo arabo autentico.
Situata tra l’oceano e le montagne, Cape Town è la città più antica del Sudafrica con un patrimonio culturale di oltre 300 anni. Incontro di culture, lingue e tradizioni, Cape Town continua ad essere una città emblematica del dinamismo del Sudafrica.
Una città marittima dal clima piacevole e una popolazione giovane, liberata dai demoni dell’apartheid. Situata sulla punta meridionale dell’Africa, Cape Town offre paesaggi diversi, dalle spiagge dorate fino alle alture di Table Mountain e Table Bay.
Per un’esperienza insolita visitate l’Old Biscuit Mill, un piccolo villaggio nella zona di Woodstock, a Cape Town, dove si riuniscono i più talentuosi artisti, designer e fotografi del Sudafrica. Qui inoltre troverete mercatini, workshop e boutique di giovani designer, ristoranti e tanti festival e musica dal vivo.
Da non perdere poi una giornata a Kalk Bay, raccolto e affascinante quartiere di Cape Town, a soli 30 minuti dal centro, caratterizzato da un’atmosfera vacanziera, dove passeggiare tra negozi di antiquariato, librerie d’epoca, gallerie d’arte, ristoranti con vista oceano e spettacolari spiagge amate dai surfisti. Nominato dalla rivista Forbes nel 2018 come “uno dei quartieri più cool del mondo”, Kalk Bay è amatissimo da turisti e locali.
Da Città del Capo non perdete, infine, un’escursione in giornata al Capo di Buona Speranza, il punto più a sud dell’Africa. Dal punto di vista climatico Città del Capo è ideale da dicembre a febbraio, cioè durante l’estate australe.
Relax sulle lunghe spiagge bianche, snorkeling nelle acque cristalline e feste dal ritmo caraibico. Le Bahamas sono una meta ideale per una vacanza di mare a gennaio.
L’arcipelago dei Caraibi settentrionali, composto da circa 700 isole, di cui solo 30 abitate, gode di temperature elevate tutto l’anno. Il periodo migliore però è la stagione secca, da novembre ad aprile. Per una vacanza balneare nella stagione secca comunque è preferibile scegliere le isole più meridionali dell’arcipelago.
Le Bahamas inoltre sono le isole dei Caraibi più vicine agli Stati Uniti e facilmente accessibili con voli internazionali dall’Europa. Sono paradisi naturali dove fare immersioni nel mondo sottomarino, birdwatching, vela, surf o semplicemente oziare nei resort di lusso.
Ma anche visitare le industrie di batik, incontrare maiali nuotatori e immergersi tra gli squali. Chi cerca anche un po’ di divertimento deve scegliere l’isola di New Providence, la più popolata dell’arcipelago che ospita Nassau, capitale delle Bahamas.