Il recente freno imposto dal Viminale rispetto al riconoscimento dei figli di coppie omosessuali da parte dei sindaci comporta conseguenze per i bambini nati in quelle coppie con fecondazione eterologa (nel caso di madri lesbiche) o con maternità surrogata (in il caso dei padri gay).
Avere bloccato le registrazioni delle nascite, nonché lo status giuridico non uniforme delle famiglie monoparentali, è stato possibile perché l’Italia, a differenza della maggior parte dei Paesi europei, non ha mai varato una legge di tutela specifica.
Per questo, l’anno scorso la Corte Costituzionale si è rivolta al Parlamento e alla politica, evidenziando il vuoto normativo che lascia senza tutela i figli delle suddette coppie, dando luogo a discriminazioni.
Negli ultimi anni le coppie lesbiche e gay si sono rivolte alla magistratura o ai sindaci per far valere i propri diritti fondamentali.
Il freno del Ministero riguarda i riconoscimenti successivi al 30 dicembre.
1. La situazione in Europa
Paesi dell’Europa occidentalecon un’eccezione d’Italia e di Grecia, riconoscono I l matrimonio egualitario e genitori dello stesso sesso.
Avendo esteso il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, dà loro pari diritti familiari rispetto alle coppie eterosessuali, compresi legittimare l’adozionecioè quello di un figlio “estraneo” alla coppia.
In questi paesi, separatamente Germania e Slovenia che prevedono diverse procedure, le coppie lesbiche possono accedere alla fecondazione assistita eterologa, nella quale il bambino viene concepito con lo sperma di un donatore o con l’ovulo di una donatrice.
La futura mamma firma il consenso alla fecondazione eterologa che, alla nascita, la rende automaticamente madre del bambino nato dalla moglie.
Non è lo stesso per i padri gay, perché la maternità surrogata solleva dubbi etici che la fecondazione eterologa non solleva.
Ad alcuni paesi piace Germania e Austria trascrivono l’atto di nascita estero di due padri con atto amministrativo.
Altri paesi, come Spagna e Francia prevedono l’adozione del secondo padre.
Con il riconoscimento alla nascita e l’adozione piena, le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti e doveri dei genitori eterosessuali.
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2. La situazione in Italia
Non essendoci leggi specifiche, in Italia i primi riconoscimenti dei figli di coppie lesbiche, iniziati nel 2014 dal Tribunale per i minorenni Di Romasono stati raggiunti attraverso adozione in casi particolariuna forma limitata di adozione che consente di tutelare una preesistente relazione stabile e duratura tra adulto e minore.
Madri intenzionali adottano il figlio, partorito dalla compagna o dalla moglie, acquisendo diritti e doveri limitati.
Nel 2017 io Tribunali iniziarono a trascrivere i certificati di nascita americani che elencavano due padri all’origine.
I l Canada Essi stati Uniti sono gli unici Paesi che attualmente consentono alle coppie gay italiane di accedere alla maternità surrogata.
Nel 2018 il sindaco di Torino Chiara Appendino, si è basato su un’interpretazione innovativa dell’ legge 40 sulla riproduzione assistita secondo cui è sufficiente il consenso dell’eterologo, ottenuto all’estero, dove è legale, per diventare genitori, iniziando a riconoscere i padri gay e le madri lesbiche.
Altri sindaci, come quello di Milano, hanno seguito il suo esempio, a cominciare dalle madri, poi anche dai padri.
I riconoscimenti vengono effettuati per tutelare l’interesse dei figli ad avere due genitori.
Lo scorso dicembre il Suprema Corte di Cassazione UN Sezioni Unite ha stabilito che i bambini nati all’estero tramite maternità surrogata da due padri gay non devono essere riconosciuti con la trascrizione ma con adozione in casi particolari.
Lo scorso gennaio il Viminale ha sollecitato i prefetti, che hanno il compito di far rispettare le sue direttive a livello territoriale, a dare esecuzione alla sentenza, chiedendo la cancellazione dei riconoscimenti di nascita.
Recentemente il prefetto di Milano ha costretto il sindaco a utilizzare il adozioni in casi particolari riconoscere anche i bambini nati in Italia da due madri.
3. Limiti all’adozione in casi particolari
Adozione in casi particolariA differenza di di legittimazione dell’adozione non è uno piena genitorialitàE semilatte e richiede un procedimento giudiziario.
IL madre chi non ha partorito, cioè la futura mamma, deve farne richiesta al Tribunale per i minorenni a riconoscere il legame con il bambino che è nato e di cui è madre, perché ha voluto metterlo al mondo con il consenso alla fecondazione eterologa e si è presa cura di lui prima che venisse al mondo.
I l Tribunale deve esaminare il rapporto tra la madre e il figlio, delegando agli assistenti sociali la verifica della sua idoneità genitoriale.
IL madre intenzionale deve dimostrare di avere i requisiti emotivi e finanziari per prendersi cura di lui.
IL madre chi ha partorito deve dare il consenso all’adozione e ci vogliono mesi e spesso anni per completarlo.
Durante questo periodo il bambino ha legalmente un solo genitore e la futura madre deve avere l’autorizzazione scritta di colei che ha partorito per andare a prendere i bambini anche a scuola o prendere altre decisioni.
Ci sono stati casi in cui la madre biologica è morta di parto e non ha potuto dare il consenso.
In questi casi adozione si è fermato e i bambini hanno perso legalmente l’altra madre.
I casi più frequenti sono quelli in cui le mamme si sono separate e colei che ha partorito ha revocato il proprio consenso all’adozionebloccando ogni rapporto tra l’altra madre e i figli di cui si era presa cura fino a quel momento.
Uno di questi è finito al cospetto di Corte europea dei diritti dell’uomo che sanciva la discriminazione delle coppie omosessuali.
L’aspirante genitore non ha diritti successori sul figlio e l’adozione può essere revocata.
Ad esempio, se il bambino commette determinati reati contro il genitore adottivo.
Il genitore designato spesso non figura nei documenti del bambino, come carte d’identità e passaporti, causando disagi, ad esempio durante il viaggio.
Se vuoi ottenere la registrazione dei documenti devi affrontare molti passaggi burocratici.
4. Riconoscimento alla nascita
Il riconoscimento alla nascita è più completo e immediato.
Si tratta di un atto amministrativo che può essere fatto alla nascita.
In questo modo i bambini soffrivano, anche legalmente, di avere due genitori.
IL la genitorialità è piena, lo stesso a quello dei padri e delle madri eterosessuali.
Entrambi i genitori compaiono sui documenti.
Le coppie sposate possono registrare i propri figli al momento della nascita, mentre le coppie lesbiche hanno finora potuto farlo in alcune, poche, Comunefissando un appuntamento con l’Ufficio del Registro Civile.
Le difficoltà sono rimaste con il Pubblica amministrazionenon progettato per includere genitori dello stesso sesso.
Queste limitazioni, principalmente quelle portate dall’adozione in casi particolariimplicano discriminazioni nei confronti dei figli di coppie omosessuali.
La notizia, come scrive il Corriere della Sera, lo riporta a gennaio 2021 IL Corte Costituzionale ha chiesto alla politica di riconoscere l’ genitorialità socialeanche quando non coincide con quello biologico, perché legami di questo tipo sono un’esigenza da tenere in considerazione in una famiglia.
Ha stabilito che il Parlamento “dovrà colmare al più presto il gap di protezione segnalato, a fronte dei diritti incomprimibili dei minori.
Auspichiamo una disciplina della materia che individui le modalità di riconoscimento dei legami affettivi stabili del minore, nati dalla procreazione medicalmente assistita praticata dalle coppie omosessuali, anche nei confronti della futura mamma”.
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