All’improvviso centinaia, migliaia di bolle di sapone profumate volano, accarezzando il pubblico. «Ooh» – linguaggio universale – le voci dei bambini si mescolano e insieme i loro mignoli si muovono, puntati verso il cielo, nel tentativo di toccarli, farli scoppiare o addirittura, magari, trattenere quelle bolle, per un brevissimo momento magico e irripetibile. istantaneo, a portata di mano. Gli adulti, nella loro versione più pura, finalmente mobili, restano incantati nel guardarsi, ancora bambini, attraverso gli occhi dei propri figli. «La fantasia non può mai invecchiare, per il semplice motivo che rappresenta un volo verso una dimensione oltre il tempo.” Fu Walt Disney a dirlo, quel genio, quel visionario che poco dopo Grande Crisi Americano del secolo scorso – secolo oggettivamente molto distanti – ha dato vita ad un sogno collettivo che trasforma, lega generazioni, crea immaginari e rende felici gli occhi – lo si vede nei più piccoli, certo, consapevoli di ciò che vivono, ma fino a un certo punto, ma soprattutto tutto nei “grandi””, i cui occhi diventano umidi, vivi, di ricordi e di presenza. Mani nelle mani. Stretto. Bambini aggrappati al collo «Stringimi forte”. Famiglie di ogni tipo. Insomma, famiglie. Insieme. Luglio 2023: quel viaggio, iniziato nel 1955 a Los Angeles, ha trovato casa – e che casa – in Europa, a Parigi, da 30 anni, con il nome di Disneyland Paris. Con i visionari di oggi. Che portano avanti l’eredità nel nome dell’innovazione e della contemporaneità. C’è un senso di appartenenza nel parco, ovunque – e dove i diversi linguaggi si sovrappongono addirittura si fondono, la sfilata con tutti i personaggi sui carri e il castello sullo sfondo è emozionante, lo spettacolo notturno toglie il fiato, la musica avvolge ogni passo, ogni gesto e in qualche modo ti sospende da terra. L’atmosfera calma ogni pensiero. È il perfetto Hic et Nunc. Il resto del mondo resta fuori. Grazie.
Siamo partiti da quella cascata di bollicine: chiudi per un attimo gli occhi, prendi fiato e immaginati lì, seduto in un teatro (lo Studio Theatre del Parco Walt Disney), non guardando un “semplice” spettacolo, ma vivendo un’esperienza che muove tutti i sensi: tecnologie visive, effetti acquatici, profumi, coreografie che fanno ballare ed emozionare in poltrona, un’orchestra dal vivo di 54 elementi che entra in scena su una barca, che poi si scomponerà in due, occupando ciascuno uno spazio nella scena. La musica è quella delle colonne sonore dei protagonisti che vediamo sul palco – da Storia del giocattoloUN CoccoUN SuUN Mostro & Coal piccolo Nemo -. Un inno corale all’amicizia e ai sogni raccontato con un mix perfetto di tradizione e tecnologie di ultima generazione: dalle decorazioni mobili a grandezza naturale, alte 6,2 metri e larghe 30, agli schermi LED da 453 metri quadrati che si estendono dal pavimento al soffitto, questo 650 Il palco da un metro quadrato è il più coinvolgente mai creato a Disneyland Paris.
È chiamato “Insieme – Un’avventura musicale Pixar”, la produzione originale ed esclusiva di Disneyland Paris. Alla premiere c’erano anche gli occhi incantati di Natalie Portman e Chiara Ferragni. La storia è quella di Charlie, un bambino appassionato di musica che sogna di dirigere l’orchestra per il ballo di fine anno della sua scuola, ma a causa di un imprevisto perde gli spartiti alla vigilia del concerto. Quando Woody e i suoi amici si addormentano Storia del giocattolo uniranno le forze per recuperare gli spartiti sparsi nelle varie storie Pixar (oltre 30 personaggi in “azione” per viaggiare nella fantasia e soprattutto nel recupero degli spartiti!).
Insieme è eccellenza manifestata da una semplicità disarmante: quelle della professionalità e del talento. Dove nulla, nulla è lasciato al caso e tutto è curato. Come in ogni centimetro di Disneyland Paris.