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Dicembre al caldo 2023: 10 mete dove andare al mare – Idee di viaggio

by Francesca
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Dicembre al caldo? 10 destinazioni del mondo dove andare al mare

Oziare su spiagge tropicali, esplorare isole lussureggianti e girovagare in città esotiche, è quanto sogniamo d’inverno per una vacanza al caldo.

Dalle isole dei Caraibi alle Mauritius, passando per lo Abu Dhabi, Capo Verde e Cape Town, ecco 10 destinazioni del mondo dove trovare l’estate anche a dicembre.

Capo Verde

La Repubblica di Capo Verde è un arcipelago di origine vulcanica situato nell’Oceano Atlantico, a circa 500 kilometri dalla costa del Senegal.

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Disabitato fino al 1460, fu scoperto e colonizzato dagli esploratori portoghesi. Per secoli, le isole furono, quindi, grazie alla loro posizione geografica, un importante centro commerciale, di approvvigionamento e di traffico di schiavi per le rotte che collegavano il continente europeo all’Africa, al Brasile e al Nord America.

I cinque secoli di colonialismo portoghese hanno segnato profondamente le isole, ma le tradizioni africane e l’identità creola sono ancora vive.

Le 10 isole si dividono in due gruppi, quelle di “Barlavento” o Sopravento, ovvero Sal, Boa Vista, San Antao, San Vicente, Santa Luzia e San Nicolau, e quelle di “Sotavento” o Sottovento, che si trovano più a sud e sono Santiago, Fogo, Maio e Brava. L’isola più popolosa dell’arcipelago di Capo Verde è chiaramente Santiago perché ospita la capitale, Praia.

Santiago, insieme a São Vicente, è l’isola ideale per immergersi nella cultura, nell’arte e nella musica di Capo Verde.

Chi invece vuole trascorrere la giornata tra spiagge paradisiache e acque cristalline deve andare a Boa Vista, Sal o Maio.

Se poi vi interessa scoprire le isole con trekking e camminate andate a Brava, Fogo, São Nicolau, Santo Antão.

Una delle escursioni più amate è quella che porta al Pico de Fogo, il vulcano dell’isola di Fogo, dalla cui cima è possibile ammirare tutto l’arcipelago. Quindi l’arcipelago di Capo Verde è una destinazione ideale per relax, mare e natura a dicembre, in particolare le più consigliate per l’inverno sono le isole di Sotavento.

La penisola dello Yucatán è un’altra meta ideale per dicembre al caldo. Lo Stato sud-orientale del Messico unisce natura, cultura e relax.

È una terra antica dove immergersi nella cultura maya. Mérida, la capitale, vi farà innamorare con i suoi palazzi colorati e gli edifici coloniali.

Ammirate l’impressionante Paseo Montejo, visitate la cattedrale e il Museo Regional de Antropología. Ma meritano una visita anche Valladolid e Izma, definiti pueblos mágicos (città magiche) dall’affascinante cultura, architettura e tradizioni.

Poi non bisogna perdere una visita ad alcuni siti archeologici dove scoprire il mondo maya, come quello di Chichén Itzá, una delle nuove sette meraviglie del mondo. È possibile visitare anche altri siti tra cui quelli di Uxmal, Mayapán, Ek Balam, Calakmul e Tulum.

Lo Yucatán incanta inoltre con le sue bellezze naturali, quindi andate alla ricerca dei suggestivi cenotes, grotte formate dall’erosione delle rocce calcaree, venerate dai Maya, dove l’acqua è di un blu profondo. Se ne contano 6000 in tutta la penisola.

Un’altra meraviglia della natura è la Laguna di Bacalar, un lago di 42 km² nell’entroterra del Quintana Roo, nel sud dello Yucatan, che l’antica popolazione dei Maya aveva ribattezzato la “laguna dai 7 colori”, riferendosi alle gradazioni dell’acqua dovute alle diverse profondità.

Merita anche la riserva naturale di Celestun dove ammirare i fenicotteri rosa. Infine rilassatevi sulle spiagge bianche di Playa del Carmen.

Santo Domingo: cosa fare, vedere e quando andare

402 km di spiagge bianche, acque cristalline, panorami da cartolina e un clima tropicale tutto l’anno. Santo Domingo è un sogno a cui non dover rinunciare.

Scoperta durante il primo viaggio di Cristoforo Colombo, il 6 dicembre 1492, l’isola fu chiamata Hispaniola, la piccola Spagna.

Circondata dall’Oceano Atlantico a nord e dal Mare dei Caraibi a sud, la Repubblica Dominicana è la meta perfetta per chi cerca una vacanza di mare d’inverno.

Bisogna sapere che conviene visitare la parte nord dell’isola durante la stagione secca, che va da giugno a settembre al nord, la parte sud invece da novembre ad aprile. Ma in ogni periodo dell’anno le temperature medie si mantengono intorno ai 26° C.

Tuttavia, l’isola non offre solo mare e relax, ma anche un’incredibile combinazione di arte, cultura, tradizioni, musica e cucina. Immergetevi quindi nella capitale Santo Domingo per esplorare la prima città fondata nelle Americhe, colorata e travolgente. Lascerete i Caraibi con la voglia di ritornarci.

Antille francesi

Martinica: cosa vedere e quando andare sull'isola francese dei Caraibi

Saint-Martin, Saint-Barthélemy, Martinica e Guadalupa sono le quattro isole principali delle Antille francesi. Ognuna offre qualcosa di diverso pur conservando tutte un’identità franco-caraibica.

Si trovano tra il mar dei Caraibi e l’oceano Atlantico ma sono territori d’oltremare francesi.

Guadalupa è la più grande delle Antille francesi, la più turistica e sviluppata, ideale per chi cerca una vacanza rilassante con tutti i comfort.

Le meravigliose spiagge lambite da acque cristalline sono composte da sabbia che passa dal bianco al dorato, fino al nero delle spiagge vulcaniche. Particolarmente apprezzata è la spiaggia di Malendure, la cui sabbia scura crea un magico contrasto con l’azzurro dell’acqua. Il centro abitato più grande e affollato di Guadalupa è Pointe-à-Pitre.

Martinica invece è considerata la più bella tra le Antille francesi, ideale per gli amanti della natura e della tranquillità che cercano un’isola dai prezzi più accessibili. Spiagge dorate dal mare cristallino si alternano a foreste pluviali creando paesaggi spettacolari. La capitale dell’isola, Fort-de-France, è una delle città abitate più grandi delle Antille.

Il suo aeroporto è il principale punto di sbarco per chi arriva direttamente dalla Francia. Saint-Martin, invece, è un’isola molto piccola rispetto alle altre, divisa a metà tra l’Olanda e la Francia. La capitale Marigot ospita il più grande mercato all’aperto dei Caraibi, dove trovare particolarissime varietà di frutta e verdura e immergersi nella cultura creola.

Sia il litorale francese che quello olandese offrono spiagge meravigliose. La baia di Auz Prunes è invece un luogo magico per gli amanti dello snorkeling.

Saint-Martin è anche un’isola vivace, molto amata dai giovani, la costa orientale infatti è conosciuta come “la Saint-Tropez dei Caraibi”.

L’isola di Saint Barthélemy, meglio conosciuta come St Barth, infine, è un paradiso di raffinatezza, eleganza e lusso. È un’isola piccola (appena 2500 ettari), defilata e intima, perciò amata dal jet set in cerca di riservatezza.

Le sue spiagge e anse segrete sono state immortalate da rinomati registi e fotografi. La capitale, Gustavia, conserva le tracce della colonizzazione svedese. La vegetazione lussureggiante dell’isola poi invita a incredibili escursioni. Il periodo migliore per andarci è da dicembre ad aprile.

Isole Vergini americane

L’arcipelago delle Isole Vergini comprende le oltre 60 isole vulcaniche delle Isole Vergini Americane (o Statunitensi) che si trovano nel Mar dei Caraibi e fanno parte delle Piccole Antille.

Nel 1917 gli Stati Uniti acquistarono le isole Vergini dalla Danimarca facendole diventare una delle mete turistiche più ambite dei Caraibi, mente le Isole Vergini Britanniche furono tenute isolate per anni dal resto del mondo per volere dello stesso governo britannico.

Le isole allora furono ufficialmente denominate The Virgin Islands of the United States, ma devono il loro nome originario a Cristoforo Colombo, che le scoprì nel 1493 durante il suo secondo viaggio nel Nuovo Mondo, dedicandole a Sant’Orsola e alle sue undicimila vergini.

Nel corso dei secoli le isole hanno visto diverse colonizzazioni europee per via della produzione di canna da zucchero per la quale vennero importati molti schiavi dall’Africa.

A solo tre ore di volo da Miami, mezz’ora da Puerto Rico, quattro ore da New York, le Isole Vergini americane sono la meta ideale per un soggiorno tropicale nei mega resort. Sono frequentate inoltre dai velisti che amano navigare lasciandosi trasportare dagli Alisei.

Tra le numerose spiagge di sabbia, due sono state dichiarate da National Geographic tra le dieci più belle al mondo: Magens Bay a St.Thomas e Trunk Bay a St.John.

Poi le meraviglie naturali del Coral Reef di St.John e dell’isola-atollo di Buck Island sono monumenti nazionali nel sistema del National Parks americano.

Esplorate St John e St Croix che hanno un maggiore fascino naturale e culturale, se non vi interessa la più commerciale St Thomas. Il periodo migliore per visitare queste isole va da dicembre ad aprile.

Senegal

Dicembre è il mese perfetto per andare in Senegal. Il clima è ottimo in tutto il Paese, ma in particolare nelle città di Saint Louis, Louga, Ziguinchor, Matam, Saly Portudal, M’bour, Casamance e Dakar dove il sole è assicurato, la pioggia è scarsa e l’umidità è sopportabile. Inoltre la temperatura del mare a dicembre può raggiungere anche i 27.7°C, come per esempio a Ziguinchor.

Quindi il mese ideale per una fuga al caldo che in questo periodo non è eccessivo e permette una visita piacevole di questo Paese meraviglioso.

Vale la pena fermarsi qualche giorno a Dakar dove passeggiare tra edifici coloniali, godersi un po’ di relax in spiaggia o fare un giro in barca fino all’Île de Gorée, che conserva terribili testimonianze della storia dello schiavismo.

Lasciatevi travolgere poi dalla musica ritmata dei locali di Dakar, chiamata mbalax. Proseguite poi a nord lungo la costa per raggiungere il Lago Rosa e poi la città coloniale di Saint-Louis e il parco di Djoudj, ma poi riscendete a sud per esplorare il parco del delta del Saloum.

Non perdete un’uscita in piroga per ammirare questo paesaggio spettacolare abitato da centinaia di uccelli.

Infine per un po’ di relax al mare, troverete bellissime spiagge sparse per tutto il Senegal. Nei dintorni di Dakar potrete raggiungere la spiaggia di Saly, a 67 km da Dakar, NGor beach sulla piccola isola di fronte Dakar, Plage Popenguine a circa 60 km a sud di Dakar, Toubab Dialaw poco distante, o ancora Kayar a nord della capitale. Incantevoli anche la spiaggia di Nianing, 11 km a sud di M’bour, la Langue de Barbarie, una stretta striscia di sabbia nei pressi di Saint Louis e Cap Skirring, vicino a Kabrousse, al confine con la Guinea-Bissau.

Micronesia

Palau

600 isole nell’oceano Pacifico occidentale, la Micronesia è una delle macroregioni dell’Oceania che incanta per spiagge bianchissime lambite da acque calme e cristalline, foreste incontaminate che custodiscono ecosistemi unici al mondo e fondali dove le barriere coralline creano meravigliosi scenari.

Yap, Chuuk, Pohnpei e Kosrae sono nomi di isole per molti sconosciute, perfette per una vacanza da sogno. Sono le mete ideali non solo per chi cerca spiagge tropicali da cartolina ma anche per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.

Dicembre è inoltre il periodo preferito dai sub che arrivano per vedere gli accoppiamenti delle mante giganti. In questo periodo infatti i maschi inseguono le femmine lungo i canali sottomarini di Yap. Ma esplorare il mondo sottomarino è un’esperienza da non perdere ovunque in Micronesia.

L’arcipelago di Palau poi è sicuramente quello più ricco di attrazioni: si può visitare Koror, ex capitale del paese, il Belau National Museum, il più antico museo dell’intera Micronesia, o esplorare le Rock Islands, isole incontaminate, patrimonio Unesco, e conosciute per le loro spiagge favolose, le lagune cristalline o scenari come il Lago delle Meduse.

Si può andare in Micronesia in ogni periodo dell’anno, ma sono particolarmente consigliati i mesi da ottobre ad aprile, soprattutto nell’arcipelago di Palau, se volete giornate soleggiate, temperature che si mantengono intorno ai 30°C e un tasso di umidità ridotto.

Mauritius

Una variazione sui temi dell’acqua, della sabbia e della luce. Mauritius è un altro paradiso dell’oceano Indiano, situato a 550 km a est del Madagascar.

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Oltre all’omonima isola principale, Mauritius comprende anche le isole Agalega, Cargados Carajos e Rodrigues.

Conosciuto per le sue spiagge bianche e acque turchesi, l’arcipelago incanta in particolare con la spiaggia di Flic en Flac, sull’isola di Mauritius, dove esplorare la “cattedrale”, una maestosa architettura rocciosa sommersa.

Ma oltre al mare dalle mille sfumature turchesi e ai favolosi fondali, l’ex colonia britannica offre una varietà di paesaggi e una ricchezza di etnie e culture che meritano di lasciare la spiaggia per qualche ora.

Un tempo destinazione da star, oggi Mauritius è diventata anche una meta da backpackers che riescono a vivere l’isola come la gente del posto senza spendere cifre astronomiche. Il clima è tropicale con temperature medie che oscillano tra i 20 ed i 28°C tutto l’anno. Ma il periodo migliore per andare a scoprire queste isole è quello tra aprile e giugno o tra settembre e dicembre, quando il clima è costantemente caldo e le piogge sono più rare.

Abu Dhabi

Abu Dhabi è la fuga d’inverno perfetta per chi vuole unire mare e cultura. La capitale degli Emirati Arabi Uniti e dell’omonimo emirato sorge su un’isola a forma di T che si protende nel Golfo Persico.

È un ricchissimo polo culturale che ospita il Museo del Louvre di Abu Dhabi, il più importante Museo d’arte e civiltà della penisola araba, ampio circa 24mila metri.

Rimarrete accecati poi dal biancore della grande moschea dello sceicco Zayed, e affascinati da questa città che unisce i ritmi lenti del deserto e la frenesia della metropoli. Abu Dhabi è una città meno glamour rispetto alla vicina Dubai, che custodisce l’anima più tradizionale degli Emirati Arabi Uniti.

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Dopo aver visitato la città quindi dirigetevi verso la Corniche, un litorale lungo 8 km dove trovare il meglio per la vita balneare e i locali più trendy.

La bellissima spiaggia di sabbia chiarissima lambita da acque trasparenti si estende per due chilometri lungo la costa, alle cui spalle si stagliano i grattacieli. Bisogna sapere che la spiaggia è suddivisa in sezioni: si può accedere gratuitamente alla spiaggia pubblica, mentre per le famiglie c’è un’apposita sezione, con tanto di parco giochi. I

n questa zona l’ingresso è a pagamento e, inoltre, è consentito l’accesso anche alle donne single, a tutela delle signore che vogliono concedersi una giornata di mare senza essere importunate da nessuno.

La terza sezione della Corniche è l’Al Sahil Beach, con ingresso a pagamento e accessibile a tutti, chiamata da molti la spiaggia dei single.

L’inverno è sicuramente la stagione migliore per andare ad Abu Dhabi, soprattutto nei mesi tra novembre ed aprile, quando il caldo è sopportabile e non si è costretti a rifugiarsi continuamente all’aria condizionata come d’estate.

Cape Town: cosa vedere, spiagge ed escursioni

Situata tra l’oceano e le montagne, Cape Town è la città più antica del Sudafrica con un patrimonio culturale di oltre 300 anni. Incontro di culture, lingue e tradizioni, Cape Town continua ad essere una città emblematica del dinamismo del Sudafrica.

Una città marittima dal clima piacevole e una popolazione giovane, liberata dai demoni dell’apartheid. Situata sulla punta meridionale dell’Africa, Cape Town offre paesaggi diversi, dalle spiagge dorate fino alle alture di Table Mountain e Table Bay.

Per un’esperienza insolita visitate l’Old Biscuit Mill, un piccolo villaggio nella zona di Woodstock, a Cape Town, dove si riuniscono i più talentuosi artisti, designer e fotografi del Sudafrica.

Qui inoltre troverete mercatini, workshop e boutique di giovani designer, ristoranti e tanti festival e musica dal vivo. Da non perdere poi una giornata a Kalk Bay, raccolto e affascinante quartiere di Cape Town, a soli 30 minuti dal centro, caratterizzato da un’atmosfera vacanziera, dove passeggiare tra negozi di antiquariato, librerie d’epoca, gallerie d’arte, ristoranti con vista oceano e spettacolari spiagge amate dai surfisti.

Nominato dalla rivista Forbes nel 2018 come “uno dei quartieri più cool del mondo”, Kalk Bay è amatissimo da turisti e locali. Da Città del Capo non perdete, infine, un’escursione in giornata al Capo di Buona Speranza, il punto più a sud dell’Africa.

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