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Camino dos Faros, il magico itinerario dei fari galiziani – SiViaggia

by Francesca
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Gli spagnoli lo chiamano Sentiero dei Farima in tutto il mondo è conosciuto come Via del Faro: in ogni caso si tratta di un percorso straordinario che, in Spagna, si snoda per 200 chilometri tra Malpica de Bergantiños e Finisterrein Galizia.

Cieli tersi, sabbia, mare, foreste verdeggianti e tappeti di fiori colorati disegnano il paesaggio del Camino dos Faros, offrendo a chi lo percorre scenari bucolici straordinari. Si tratta di un itinerario che si svolge quasi interamente lungo la Costa da Morte, una zona costiera della Galizia nella provincia spagnola di La Coruñatra Malpica e Capo Finisterre.

Camino dos Faros, informazioni pratiche

Ovviamente i protagonisti del Camino dos Faros sono i andare: sono questi gli edifici, per lo più bianchi e sempre affascinanti, che caratterizzano la duecento chilometri di itinerario, da percorrere in otto tappe e contrassegnati con una freccia verde dipinta su cartelli e rocce.

Questo è un trekking classificato come “difficoltà escursionismo E“, adatta quindi solo a chi ha già una buona preparazione atletica, la resistenza a camminare per più giorni e la capacità di affrontare difficoltà quali un dislivello complessivo di 7950 metri, terreni non sempre agevoli, luoghi isolati e lontani dalle città, meteo imprevedibile con elevata probabilità di pioggia anche in estate.

A questo proposito, il periodo migliore per percorrere il Camino dos Faros è da maggio a settembre con mari calmi, giornate per lo più soleggiate e più ore di luce.

La copertina del Camino dos Faros

Inizia da Malpicadove si trova il faro più piccolo e si arriva alla spiaggia di bambini passando per baie, piccole spiagge, le isole Sisargas con il loro faro, le alte scogliere e Punta Nariga: sono 22 chilometri per un viaggio di sette ore.

La seconda fase si collega Da Niñón a Ponteceso con 26 chilometri in otto ore: si cammina lungo la costa fino al porto di Santa Mariña. Da qui inizia una faticosa salita per raggiungere la “Virxe Do Faro”, la Vergine del Faro, da cui si possono ammirare le dune del monte Branco de Camariñas. Si scende poi verso il faro di Roncudo, si costeggia il porto di Corme e lungo le spiagge di Osmo, Hermida e Rio Covo, si arriva al fiume Anllóns e – attraversando un paesaggio che ricorda un deserto – a Ponteceso.

La terza fase, invece, va da Da Ponteceso a Laxe. Si lascia che gli uccelli volino sopra di noi alla foce del fiume Anllóns, si arriva ad As Grelas e si svolta verso l’interno seguendo il “Rego dos Muíños” fino a raggiungere il Castro A Cibda e al dolmen dobatodue straordinari siti archeologici sulla Costa da Morte. Da qui si torna sulla costa per raggiungere il castello di Lourido che, con i suoi 312 metri di altezza, è il punto più alto del Camino dos Faros. Passando per le spiagge di Area das Vacas e Rebordelo, si giunge infine a Laxe dopo otto ore e 25 chilometri.

La quarta tappa (18 chilometri per sette ore) parte dal faro di Laxe, che si raggiunge percorrendo la Rotta di Insua e da cui si possono ammirare “A Furna de la Espuma” e “La Playa de los Cristales”. Si scende poi verso Soesto, la spiaggia di Traba e le straordinarie formazioni rocciose di Cabelle, da cui si prosegue verso arato. Qui inizia la quinta tappa (23 chilometri per otto ore), che si concluderà a CameriniQuesta è la caratteristica che meglio spiega l’origine del nome Costa da Morte: qui si sono verificati numerosi naufragi tra il XIX e il XX secolo, dovuti alla particolare conformazione della costa e alle condizioni del mare.

Dopo aver goduto di viste spettacolari sul Camino dos Faros, sulla spiaggia di Trece e sul Cimitero Inglese, e dopo una sosta al Faro di Capo Vilan (uno dei punti più magici del percorso), si raggiunge Camariñas. Da qui, la sesta tappa, che con 10 ore e 32 chilometri è la più lunga dell’itinerario, porta alla foce del Rio Grande, a Cereixo e alla spiaggia di Lago, che può fungere da tappa intermedia.

Dalla spiaggia si prosegue verso Os Muíños, Chorente e verso Muxia, destinazione della sesta sezionedove si trova il punto più occidentale della Spagna continentale, ovvero Capo Touriñán.

Muxia passò per Coído e la spiaggia di Lourido, vicino a Coído da Agra. Il monte Cachelmo se ne andò e – di fronte a lui – Coído do Cuño si ridusse a Coído e il monte Pedrouzo fu innalzato per raggiungere la spiaggia di Moreira e – da qui – il faro di Touriñán. La settima tappadopo 25 chilometri e otto ore, Termina sulla spiaggia di Nemiña.

L’ultima tappa del Camino dos Faros (27 chilometri per otto ore), da Nemiña porta a Finisterre tra spiagge straordinarie, scogliere e quella sensazione di grandezza che l’universo – in questi angoli del mondo – regala.

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